Margherita Hack, biografia di una grande astrofisica

Margherita Hack astrofisica

Margherita Hack astrofisica, divulgatrice scientifica ed attivista è nata a Firenze il 12 giugno 1922 ed è morta a Trieste il 29 giugno 2013.  Cresce in una famiglia che, per l’epoca, si caratterizzava per essere un po' fuori dagli schemi: i genitori non simpatizzavano per Mussolini ed erano conseguentemente soggetti a discriminazioni, erano vegetariani convinti tanto da trasmettere la stessa “filosofia” a Margherita, rigettarono entrambi la religione, il padre quella protestante e la madre quella cattolica,  aderendo alla Società Teosofica Italiana.

Margherita Hack
con Aldo De Rose

Margherita Hack studiò presso il Liceo Classico “Galileo” di Firenze, abbandonandolo però a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale; appassionata di sport, riuscì a eccellere nella pallacanestro e nell'atletica, conseguendo elevati punteggi a livello nazionale nelle specialità del salto in alto e del salto in lungo.

Osservatorio di Arcetri - Firenze

Nel 1945, presso l'Osservatorio astronomico di Arcetri di Firenze, riuscì a laurearsi in Fisica con il punteggio di 101/110, esponendo una tesi di astrofisica sulle Cefeidi, una particolare classe di stelle a luminosità variabile.

L'anno prima, presso la stessa università, aveva anche ritrovato l'amico Aldo De Rosa, con cui si sarebbe poi sposata.

Impiegata come assistente presso l'osservatorio in cui aveva condotto gli studi, si impegnò anche come insegnante presso l'Istituto di Ottica dell'Università di Firenze; due anni dopo la laurea si trasferì a Milano presso la Ducati, azienda ottica, dove resistette un solo anno, la sua vita universitaria a Firenze non era ancora completa, divenne infatti insegnante di astronomia.

Nel 1954 si trasferì a Merate (Lc) presso l'Osservatorio Astronomico, una succursale dell'Osservatorio di Brera; tenne corsi di astrofisica e di radioastronomia all'Istituto di Fisica dell'Università di Milano e intraprese una collaborazione con alcune università straniere in veste di ricercatore in visita. Insaziabile, sempre con il marito al suo fianco, visitò istituti e osservatori tra i più importanti in Francia, Olanda, America e Messico.

Stazione osservativa Basovizza - Trieste

Nel 1964 divenne docente di astronomia dell'Università di Trieste, carica che sarà costretta ad abbandonare nel 1992 per raggiunti limiti d'età.

Dal 1964 al 1987 fu la prima donna a dirigere l'Osservatorio Astronomico di Trieste, elevandolo notevolmente di livello; nello stesso periodo divenne direttore del Dipartimento di Astronomia dell’Università di Trieste, membro dell’Accademia nazionale dei lincei, e membro dei gruppi di lavoro dell'ESA e della NASA.

Margherita, continuando nel suo lavoro universitario, non smise mai di pubblicare libri e articoli sulle origini e l’evoluzione dell’universo, basta ricordare, a titolo di esempio, il trattato "Stellar Spettroscopy", scritto nel 1959 con Otto Struve, ritenuto tutt'oggi uno dei testi fondamentali.

Nel 1978 ha fondato la rivista "L'Astronomia" di cui sarà direttore fino alla morte e, successivamente, anche de “Le stelle”; due anni dopo ricevette il premio "Accademia dei Lincei" mentre, nel 1987, ricevette il premio "Cultura della Presidenza del Consiglio".

Asteroide 8558 Hack

I successi, i riconoscimenti e gli attestati non si sono mai fermati e nel 1995, un nuovo asteroide scoperto prende proprio il suo nome: Asteroide 8558 Hack.

Margherita Hack
con Aldo De Rose a Trieste

Nella sua vita non ha disdegnato nulla, dalla pesante presa di posizione a riguardo dell'eutanasia di cui era fiera sostenitrice “un diritto dell’individuo, per sollevare dalla pena un uomo che soffre”, alle attività sociali e politiche, sempre schierata a sinistra, ogni volta che otteneva un seggio lo cedeva regolarmente tornando alla sua amata astronomia.


Margherita Hack muore improvvisamente a Trieste a causa di problemi cardiaci il 29 giugno 2013.

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