Qualcosa di simile alla libertà. Esposizione di Raúl Belinchon a Valencia



Algo parecido a la libertad o "Qualcosa di simile alla libertà" è la mostra temporanea di Raúl Belinchón al CCCC, Centro di Cultura Contemporanea del Carme, a Valencia. Questa esposizione è dedicata ad un progetto di Raúl Belinchón che ha dedicato tre anni di complessa preparazione e duro lavoro nel carcere di Picassent a Valencia. 




Con questo lavoro Raúl Belinchón fa un salto di qualità e la sua visione è più personale che mai. 

Difende con convinzione e rischio la fusione difficile e ambivalente tra la dura vita in carcere e la ricerca permanente della libertà, o qualcosa di simile come dice il titolo.  



Cattura e offre allo spettatore i brevi e sottili squarci di libertà di chi, scontando una pena detentiva, è anche capace di generare, dietro i muri e le sbarre che lo separano dalla vita sociale, spazi e momenti di amicizia, solidarietà, lavoro, risate, lettura, sport, creatività o amore. 





Nella sua mostra Belinchón cerca di destigmatizzare l'immagine dei prigionieri, per farlo si avvicina a questi profili attraverso quattro blocchi chiave: oggetti modificati, ritratti, il momento dell'ultimo raggio di luce e le installazioni. 

Per immortalare tutto questo ha visitato instancabilmente il carcere per tre anni, settimana dopo settimana, conquistando la fiducia dei protagonisti.

“All'inizio entravo ma senza tirare fuori la macchina fotografica, poco a poco cominciavo a purificarmi e a svuotarmi dei pregiudizi che portavo su di loro.

Pregiudizi condizionati dai cliché del mondo carcerario, di quello che ci raccontano nei film e nelle serie televisive.

Lontano dalla prima immagine di “intruso” Belinchón, con il passare del tempo è riuscito ad impossessarsi dei prigionieri e a farsi raccontare le storie della loro vita. 

In uno dei blocchi li ha ritratti accompagnati dall'immagine di un testo sul momento più importante, l'infanzia felice, facendoli conoscere  al visitatore 













Raúl Belinchón nato a Valencia nel 1975 attraverso la fotografia fornisce diverse visioni della realtà. 

Nel corso della sua vasta carriera, nazionale e internazionale, gli sono stati riconosciuti premi quali il World Press Photo e il Fuji EuroPress Photo Awards.

Nei suoi progetti precedenti si è dedicato ai luoghi di transito come tunnel, scale o nastri trasportatori, allo spazio vuoto degli spettatori negli auditorium e nei teatri di tutto il mondo. 

Si è concentrato anche sul confronto tra passato storico e presente, sull'intersezione tra pubblico e privato in spazio urbano o l'immersione in spazi naturali unici e remoti tra loro come Las Hurdes de Extremadura, un piccolo canyon sotterraneo nel nord-est dell'Arizona, nella Patagonia cilena o nell'Antartide.

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