Il Castello di Quaglietta, il borgo medievale e lo zenzifero, nella valle del Sele ad Avellino.
Cercandolo sulla mappa ho scoperto che si trattava di Quaglietta, frazione di Calabritto, in provincia di Avellino. Stasera ho ritrovato qualche scatto preso al volo che mi ha spinto a cercare più informazioni, poiché nulla so di questi posti.
Sì è aperto un mondo ed è come fossi ancora in viaggio, le scoperte continuano e sono pronta ad immergermi in nuove realtà.
✓ Alcune informazioni generali su Quaglietta
Quaglietta è un borgo medievale con pochi abitanti, noto per il suo fascino storico e per il Castello Normanno che domina la vallata circostante. Il borgo risale al XII secolo ed è arroccato su uno sperone di roccia, offrendo una vista spettacolare sulla valle del Sele. La sua posizione strategica e la struttura fortificata lo rendono un luogo di grande interesse storico e culturale.
Il terremoto dell'Irpinia del 1980 fu particolarmente catastrofico, con una magnitudo di 6,9 e colpì duramente Calabritto, distruggendone il centro storico e molti altri comuni della zona, ma ebbe un impatto minore su Quaglietta, per cui si può ancora godere di questa antica meraviglia.
✓ Il Castello di Quaglietta
Il Castello Normanno risale all'epoca longobarda e fu costruito per difendere la Valle del Sele dalle incursioni saracene. La struttura ha una forma quadrangolare, con una torre centrale e un mastio, elementi che conferiscono al castello un aspetto imponente e strategico.
Durante il Medioevo, il castello fu un presidio militare di grande importanza, utilizzato anche per l'addestramento dei cavalli reali. Nel corso dei secoli, passò di mano tra diverse famiglie feudali e divenne un simbolo del controllo sulla valle.
Una curiosa leggenda locale narra che nei sotterranei del castello fosse imprigionato un enorme serpente a guardia di misteriosi tesori. Alcuni abitanti sostengono che il serpente possa essere ancora vivo, alimentando il fascino misterioso del luogo.
Oggi il castello è accessibile attraverso le stradine lastricate del borgo e conserva parte della sua struttura originale, sebbene sia stato restaurato solo nel perimetro, senza coperture.
✓ L'albergo diffuso di Quaglietta
L' Albergo Diffuso di Quaglietta, che era diventato il più grande della Campania, situato nel borgo medievale della frazione di Calabritto, è attualmente chiuso e senza gestione dal 2023, una situazione che ha suscitato polemiche e disappunto nella comunità locale e tra gli appassionati del turismo culturale. Dopo essere stato inaugurato nel 2016, in seguito a un lungo restauro post-sisma, la struttura rappresentava un esempio virtuoso di recupero architettonico e turistico, trasformando le antiche abitazioni del borgo in alloggi moderni e confortevoli.
Al momento non è chiaro se e quando l'albergo riaprirà, poiché non ci sono aggiornamenti ufficiali su nuove assegnazioni o progetti per rilanciarlo.
✓ LU BANNAIUOLO
Il giornale "L'U Bannaiuolo," Il banditore in dialetto, era l'unico periodico locale legato a Calabritto e alla sua frazione Quaglietta che ha cessato la stampa nel 2022.
Il Direttore del giornale, Gelsomino del Guercio, continua ad informare attraverso l'omonima pagina facebook L'U Bannaiuolo, molto interessante per calarsi nella realtà locale. La pagina pubblica contenuti che riguardano la vita sociale, culturale e politica del territorio, oltre a condividere notizie e aggiornamenti locali.
✓ Eventi a Quaglietta
Attualmente, Quaglietta ospita eventi culturali e turistici, come "Il Borgo delle Favole", un'iniziativa che trasforma il borgo in un ambiente fiabesco con animazioni medievali, coinvolgendo visitatori in esperienze immersive con cavalieri, principesse e arcieri. Tuttavia, alcune aree del borgo e del castello necessitano di maggiore manutenzione, con segnalazioni di vetri rotti e condizioni di abbandono in alcune zone.
✓ Quaglietta a tavola 🍛
A Quaglietta, Calabritto e dintorni si possono gustare diverse specialità gastronomiche, con un focus particolare sui ravioli allo zenzifero, un prodotto agroalimentare tradizionale della Campania. Questi ravioli sono ripieni di ricotta, uova, formaggio grattugiato, prezzemolo e zenzifero, una varietà locale di menta dal profumo delicato, e vengono conditi con ragù di pomodoro, castrato o agnello.
Altre prelibatezze includono formaggi locali, taralli con finocchietto selvatico, liquori aromatizzati e pizze con lo zenzifero.
Durante la sagra "ZenziGusto", è possibile degustare queste eccellenze insieme a piatti di carne e altri prodotti tipici della Valle del Sele.
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