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Ma com'è il cibo a Varsavia ? Chiedi a Bona Sforza !

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Sto organizzando un breve viaggio a Varsavi a e sono alla ricerca di notizie su questa bella città.  Cercando informazioni sulla cucina locale polacca ad un certo punto leggo: ' Nel 1518 la regina Bona Sforza rivoluzionò la cucina polacca portando nel paese cibi e cuochi italiani ' Non conosco ancora la storia polacca di quel periodo e il nome Bona Sforza mi richiama alla mente il Ducato di Milano ; mi incuriosisco perché so che sto per scoprire nuove cose.     Chi era Bona Sforza ? E ra figlia, niente di meno che, di Gian Galeazzo Sforza , duca di Milano, e Isabella d'Aragona , nata a Vigevano, il 2 febbraio 1494 e morta a Bari, il 19 novembre 1557. Nel 1518, Bona andò in sposa al Re Sigismondo I il Vecchio, di Polonia, diventando così regina consorte. Il suo matrimonio con Sigismondo rafforzò i legami tra la Polonia e l'Italia, portando a uno scambio culturale significativo e influenzando le decisioni della corte, promuovendo il commercio e la cultura italiani in P

Qualcosa di simile alla libertà. Esposizione di Raúl Belinchon a Valencia

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Algo parecido a la libertad  o " Qualcosa di simile alla libertà " è la mostra temporanea di Raúl Belinchón  al CCCC, Centro di Cultura Contemporanea del Carme, a Valencia. Questa esposizione è dedicata ad un progetto di Raúl Belinchón che ha dedicato tre anni di complessa preparazione e duro lavoro nel carcere di Picassent a Valencia.  Con questo lavoro Raúl Belinchón fa un salto di qualità e la sua visione è più personale che mai.  Difende con convinzione e rischio la fusione difficile e ambivalente tra la dura vita in carcere e la ricerca permanente della libertà, o qualcosa di simile come dice il titolo.   Cattura e offre allo spettatore i brevi e sottili squarci di libertà di chi, scontando una pena detentiva, è anche capace di generare, dietro i muri e le sbarre che lo separano dalla vita sociale, spazi e momenti di amicizia, solidarietà, lavoro, risate, lettura, sport, creatività o amore.  Nella sua mostra Belinchón cerca di destigmatizzare l'immagine dei prigionie

Llorenc Barber, maestro di campane e compositore fuori dal rigo.

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Ce ne sono di cose strane in giro, basta avere l'opportunità di passarci vicino. Come è successo a me recentemente, nel mio viaggio a Valencia. Capitata nei pressi del museo CCCC, Centro di Cultura Contemporanea del Carme, ho potuto vedere diverse esposizioni curiose e interessanti.  Una di queste dedicata a un musicista,compositore un po' particolare, Llorenc Barber . Llorenç Barber , nato nella provincia valenciana nel 1948, è un artista del suono , musicologo, compositore spagnolo di musica contemporanea,  che “ suona le città ” usando le campane dei campanili, ma anche sirene, fuochi d'artificio, cori, bande, musicisti, invitando anche gli abitanti a partecipare suonando le campane. Portatore di concetti come il minimalismo musicale in Spagna e creatore di nuovi progetti come la " musica plurifocale " ("concerti cittadini", "naumaquias", "concerti dei sensi", "concerti itineranti"), musica testuale, improvvisazione, co

La Gatera o Casa de Los Gatos a Valencia, una curiosità

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La Casa dei Gatti o Gatera ( Casa de los gatos)  si trova nel quartiere Carmen, di fronte al Centre Del Carme Cultura Contemporánea (CCCC) in via Museo n° 9.  È una curiosa casa in miniatura che funge da rifugio per gatti, realizzata nel 2003 dallo scultore Alfonso Yuste Navarro in uno spazio che già veniva occupato dai gatti fin da inizio '900.  La scultura rappresenta la facciata di una casa a tre piani con un balcone o patio ed è ricca di dettagli come le scale, una fioriera, la porta con scudo araldico, le finestre, ad una delle quali, piccolina in alto a destra, compare Charles Chaplin, la fontana ed una iscrizione posta nella parte superiore della stessa. L'iscrizione fa riferimento ad una legenda per cui, nel periodo che la città fu governata dal Cid Campeador, all'incirca dal 1094 fino alla sua morte, vi era la convinzione che i gatti fossero animali diabolici e portatori di male, per cui furono sterminati e si disse appunto che in città rimasero " quattro g

Rasiglia, borgo delle sorgenti o piccola Venezia dell'Umbria

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   Rasiglia , piccolo borgo umbro in provincia di Perugia dista circa 13 km da Foligno . Gli abitanti, ad oggi, sono circa una cinquantina e si chiamano rasigliani . Il borgo si trova ad una altitudine di circa 650 mt ed è collocato nella valle del Menotre , fiume che scorre nel folignate. Questo fiume di alta collina nasce dalle parti di Orsano e dopo circa 30 km ed una serie di salti e gole si immette nel Topino nei pressi di Scanzano.  Rasiglia è percorsa ed alimentata da una sorgente del Menotre, il Capovena , che a partire dalla parte alta del paese, ai piedi di palazzo Trinci (signori di Foligno 1305-1439) scende attraverso il borgo disegnando piccoli rivoli e suggestive cascatelle a confluire in una grande vasca detta "Peschiera" per confluire nel fiume Menotre.  La presenza di questi piccoli corsi d'acqua e il loro dislivello sono stati utilizzati per la creazione di energia motrice utilizzata per la movimentazione di molini, telai ed il conseguente sviluppo di u