Rasiglia, borgo delle sorgenti o piccola Venezia dell'Umbria

  

Rasiglia, piccolo borgo umbro in provincia di Perugia dista circa 13 km da Foligno. Gli abitanti, ad oggi, sono circa una cinquantina e si chiamano rasigliani. Il borgo si trova ad una altitudine di circa 650 mt ed è collocato nella valle del Menotre, fiume che scorre nel folignate. Questo fiume di alta collina nasce dalle parti di Orsano e dopo circa 30 km ed una serie di salti e gole si immette nel Topino nei pressi di Scanzano. 


Rasiglia è percorsa ed alimentata da una sorgente del Menotre, il Capovena, che a partire dalla parte alta del paese, ai piedi di palazzo Trinci (signori di Foligno 1305-1439) scende attraverso il borgo disegnando piccoli rivoli e suggestive cascatelle a confluire in una grande vasca detta "Peschiera" per confluire nel fiume Menotre. La presenza di questi piccoli corsi d'acqua e il loro dislivello sono stati utilizzati per la creazione di energia motrice utilizzata per la movimentazione di molini, telai ed il conseguente sviluppo di una piccola e fiorente industria tessile locale.

Per la presenza di acque e canali Rasiglia è connotata da vari soprannomi come borgo delle acque, borgo dei ruscelli, piccola Venezia, Venezia dell'Umbria.

Notizie storiche

Le prime notizie di Rasiglia risalgono al XIII secolo dalle carte dell'Abbazia di Sassovivo, come luogo di scambio commerciale e successivamente nel XIV secolo per la costruzione del Castrum et Roccha Rasilia ovvero il Castello dei Trinci, Signori del folignate per il controllo sulla valle del Menotre. 

La Rocca di Rasiglia ergeva sulla sommità del colle ed attualmente ne restano apprezzabili solo tratti delle mura e il rudere della torre. Un molino, una gualchiera (macchinario di epoca preindustriale usato nella manifattura tessile) e alcune case nel borgo erano di proprietà dei Trinci e sfruttando la preziosa presenza dell’acqua, avevano dato inizio a quelle attività che per secoli hanno poi garantito la sopravvivenza del borgo .

Successivamente il borgo si trasformò da presidio militare a centro di piccole attività artigianali, come molini e opifici, per la presenza del Menotre.   Rasiglia ebbe il suo massimo sviluppo nel dopoguerra fino agli anni 80 per le sue storiche attività, ma successivamente con la chiusura di tante attività industriali il paese si è quasi spopolato e spostato verso Foligno. Nel 1997, a causa di un terremoto, le persone dovettero spostarsi in container poi nel villaggio delle sorgenti costituito da fabbricati in legno predisposto nei pressi del paese. 

In questi ultimi anni Rasiglia ha ripreso vita presentandosi come gioiellino storico e turistico, adibendo alcune delle vecchie abitazioni a sorta di museo e negozietti per le preziose attività di artigianato e industria del primo novecento, che si erano sviluppate. È stata rimessa in funzione anche una piccola centrale idroelettrica costruita prima della guerra, e rendendo Rasiglia un piccolo eco-borgo.

Lo scorrere di ruscelli e acque all'interno del borgo creano un'atmosfera suggestiva, scenario ideale anche per una bellissima manifestazione del presepe vivente. Sempre a dicembre a Rasiglia si tiene la Festa della Venuta (festa di tradizione marchigiana) con accensione di falò tra il 9 e 10 dicembre e "Penelope a Rasiglia", nel mese di giugno, dedicata agli antichi mestieri della tessitura.

A poca distanza da Rasiglia  si può visitare il Santuario della Maria delle Grazie e il Parco dell'Altolina, le Cascate del Menotre e le Grotte dell'Abbadessa.


Alcune riprese video di Rasiglia.





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