In moto da Naz Sciaves al Passo Sella, Canazei e rientro a Bologna

Naz Sciaves - Il ritorno del bel tempo, dopo il diluvio.

Motto del giorno:  Dritta in moto, indietro mi volto. Caro fango non ti rimpiango !


♦  Da Naz Sciaves al Passo Sella

Gasthof Paul
Alla mattina ho finito di asciugare la giacca, i calzoni e le scarpe poi sono scesa a fare colazione al Gasthof Paul dove ho soggiornato.

Sono partita da Naz Sciaves, per raggiungere il Passo Sella passando da Ortisei, Santa Cristina, Selva di Val Gardena. 

Con l'abbigliamento ancora umidiccio mi sono messa in strada, direzione Bressanone per la Val Gardena.  Passato Plan del Gralba, in vicinanza del bivio per il Passo Sella, il traffico di corriere era abbastanza consistente. Corriere che a volte parevano incastrarsi nei tornanti.

Sono arrivata sopra, al Passo Sella, a bassa velocità, ma ne è valsa la pena. Una vista sulle montagne intorno con panorami mozzafiato mi hanno ripagato delle varie difficoltà.


Sassolungo visto dal Passo Sella

Il passo Sella  è fra i più famosi valichi delle Dolomiti, posto a 2240 m sul livello del mare, fra il gruppo del Sassolungo con cime intorno ai 3000 mt e il gruppo del Sella. 

Il Passo Sella è meta ambita da sciatori, ciclisti ed escursionisti. Al confine tra le province di Trento e di Bolzano mette in comunicazione la val di Fassa con la  val Gardena. 
 
Mi sono riposata e goduta lo spettacolo dagli sdrai messi a disposizione dalle strutture locali mentre ancora una volta fitte nuvole si addensavano tutto intorno. 





♦  Dal Passo Sella a Canazei 

L'apprensione per non rivivere la situazione di diluvio del giorno precedente mi ha fatto anticipare la discesa verso Canazei. 

Anche la discesa su questo versante ha regalato viste panoramiche suggestive.  Mi sono fermata in una piazzola ad ammirare in lontananza la Marmolada. 

Non so se suggestione oppure no, ma anche così da distanza, lo scintillio dei ghiacciai in effetti pareva poco appariscente. 




Marmolada




♦  Da Canazei all'autostrada A22, per Bologna

Campestrin
Arrivando a Canazei, Campitello di Fassa e Fontanazzo non mi sono accorta di nulla di particolare, ma appena mi sono avvicinata alla frazione di Campestrin ho notato da lontano una lunga coda. Avvicinandomi, e portandomi avanti la coda, sono arrivata ad un blocco di polizia e soccorritori.

Una moto sul bordo destro della strada rovesciata, in parte nascosto dai veicoli, ed un motociclista steso a terra immobile. Alcuni soccorritori tentavano di rianimarlo. Mi è sembrato un tempo interminabile e ho spento la moto, totalmente concentra a su questa scena. Lunga la coda di auto in entrambe le direzioni.

Talmente presa dall'incidente, da non accorgermi subito, che alla mia destra e sinistra vi erano i primi segni del disastro.  Un finimondo che da dietro la curva, poco più avanti oltre l'incidente, si sarebbe svelato in tutta la sua portata e drammaticità

Per le piogge abbondanti della sera prima, una vera bomba d'acqua, tutte le frazioni da Campestrin, Mazzin fino a Pera erano completamente alluvionate. Le strade erano torrenti di fango, smottamenti ovunque, molte altre arterie minori di comunicazione chiuse.

Ho dovuto guidare in strade piene di fango e poca possibilità di manovra. Impossibile accostare da qualche parte, in mezzo alla coda di macchine in entrambe i sensi. Un paio di volte ho dovuto avvicinarmi il più possibile verso sinistra, contro le macchine nell'altro senso, per fare passare ruspe, camion e soccorsi vari. 

Non so come ho fatto a non scivolare con la moto, certo non la bravura, forse mi ha tenuto in piedi un po' la disperazione e la voglia di cavarmi in fretta da lì. 
I segni della devastazione visibili ovunque, i torrenti tracimati, massi e tronchi trasportati a valle dalla pioggia trasformatasi in torrenti improvvisati.

Inutile dire che io e la moto ci siamo sporcate tutte di fango



Fuori dalla zona critica ho proseguito per Moena e ho imboccato l'autostrada A22 ad Ora, sotto Bolzano.  
Il 6 agosto, giornata da bollino nero in autostrada, il traffico era davvero elevato fino ad Affi, uscita per il Lago di Garda.

Nota curiosa. 
Mi sono fermata ad un autogrill nei pressi di Verona per una piccola pausa e ho conosciuto Barbara Cellato , che già avevo tra gli amici di Facebook, che si occupa di Mototurismo con la Travel & Adventure Club .

Ripreso il viaggio, sono infine giunta a casa, stanca, infangata e felice .



Questa piccola cronaca del mio viaggio da Naz Sciaves, al Passo Sella, Canazei, Bologna fa parte del piccolo tour del mio  Primo giro in moto delle Dolomiti, in tre giorni 




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